Bullismo
- Dott.ssa Morena De Sarro Psicologa
- 24 set 2016
- Tempo di lettura: 1 min
I fatti di cronaca riportano continuamente situazioni di violenza fisica e psicologica tra coetanei. Oggi si assiste ad un profondo disorientamento nei giovani, causato da una forte instabilità sociale, culturale e familiare. L’adolescente già intrinsecamente vive una sua “rivoluzione” interna, dettata dai mille cambiamenti che deve affrontare a livello identitario. Il giovane vive una lunga fase di transizione in cui non sa ancora chi è e cosa vuole. Oggi purtroppo si assiste ad un vacillare delle figure autorevoli, si tende ad essere “amici”, “confidenti” dei propri figli anziché mantenere la funzione genitoriale nel suo ruolo definito. Inoltre è sufficiente avere uno smartphone per avere tutto a portata di mano. Il bambino, poi adolescente ha bisogno di regole ben strutturate, ha necessità di sentirsi dire “NO”, deve percepire dei limiti, perché sono proprio quest’ultimi a dare i punti di riferimento entro i quali il bambino/adolescente può muoversi. Rendendo i confini labili e poco definiti, tutte le emozioni quindi anche l’aggressività, viene percepita senza nessun filtro e contenitore; da qui è facile scivolare nel fenomeno del bullismo per darsi identità e ruolo. Mi sembra perciò fondamentale lavorare a livello preventivo sulle funzioni genitoriali, sui bambini e adolescenti, trasmettere un’ educazione all’ empatia e alla consapevolezza delle proprie emozioni. Solo riconoscendo ciò che viviamo, possiamo poi comunicarlo e affrontarlo, altrimenti tutto il pensiero lascia il posto all’ azione!
Comments